L'Efasce in Romania: a Bucarest il convegno "Vivere ai margini di un conflitto"
PORDENONE\ aise\ - Com’è la situazione dei corregionali del Friuli Venezia Giulia nell’Est Europa, area al centro di tensioni internazionali ora acuitesi ulteriormente con la Guerra in Ucraina? Si proverà a rispondere durante il convegno organizzato dall'EFASCE - Pordenonesi nel Mondo "Vivere ai margini di un conflitto", che si terrà a Bucarest, in Romani, il prossimo 22 giugno.
L'evento si terrà all'Hotel International e vedrà la partecipazione di autorità romene e italiane, nonché di esponenti della comunità di corregionali residenti in Romania (appartenenti principalmente all’emigrazione storica friulana che fino alla prima metà del Novecento ebbe questo Paese come una delle mete di approdo).
La delegazione che partirà da Pordenone sarà guidata dalla vicepresidente Efasce, Luisa Forte, e dal consigliere Angioletto Tubaro, insieme a Guglielmo Cevolin - professore Aggregato di Istituzioni di Diritto Pubblico e Vicedirettore del Master in Intelligence and Emerging technologies dell’Università di Udine, presidente di Historia LiMes Club Pordenone Udine Venezia - che terrà la prolusione principale del convegno.
"Un momento di approfondimento - ha dichiarato il presidente di Efasce, Gino Gregoris - che analizzerà le ripercussioni socio-economiche del conflitto russo-ucraino sulla Romania, con particolare attenzione all'area est e nord-est del Paese, dove sono presenti numerosi Segretariati Efasce". "Seguirà un dibattito - ha aggiunto Forte - su come i discendenti degli emigrati pordenonesi stiano vivendo questa situazione. Dialogando con i presidenti dei Segretariati analizzeremo la situazione attuale e le prospettive future nel quadro dei mutati scenari socio-politici".
Inoltre sarà presentato il nuovo Statuto EFASCE che prevede la Consulta dei Segretariati: per essa sarà designato il rappresentante per la Romania. Conclusione dei lavori a cura del consigliere Angioletto Tubaro mentre l’organizzazione è a cura del referente locale EFASCE, Giulio Armanaschi, il quale porterà il saluto iniziale mentre l’introduzione ai lavori, prima dell’analisi del professor Guglielmo Cevolin, sarà della vicepresidente Forte. (aise)